LA NATURA ISPIRATRICE

Lana di pecora
Si inizia a tessere con la lana delle nostre pecore che un tempo popolavano gli jazzi dispersi sull’altopiano delle Murge, collegati tra loro da strade erbose chiamate tratturi.
Chiocciola
Piccoli animali come la chiocciola si portano dietro una casa viaggiante dove rifugiarsi in caso di pericolo, a cui resterà legata per tutta la vita.
Sposa
Serpente sul muro
E’ un piccolo colubro, il più appariscente, per sua la livrea, sul fondo grigio giallastro, spicca lo splendido disegno caratteristico, costituito da una fila di chiazze di colore rossastro, bordate di nero.
Ghiande
La Puglia conosciuta come regione delle querce per la grande varietà di specie, come la vallonea e il fragno, i nostri endemismi.
Funghi
I funghi dalle loro forme più svariate, sin dai tempi antichi suscitano la fantasia degli uomini, avvolti in un alone di magia e mistero diventano protagonisti di credenze e leggende legate a streghe e gnomi.
Pino domestico
Un alto tronco quella del pino domestico, con la corteccia grigia che si screpola in grosse placche che diventano rossastre col tempo.
Falco grillaio
È il più piccolo dei falchi, in primavera arriva per animare i cieli murgiani. Così tanto amato dall’imperatore Federico II, che sulla Murgia fece erigere il suo castello più bello.
Scarabeo
Sono conosciuti per la loro caratteristica “danza dello scarabeo”, durante i loro spostamenti per orientarsi salgono in cima alle loro palle di sterco per poi spingerle con le zampe posteriori, facendole rotolare fino alla tana.
Bruco
Ci sono insetti che sfoggiano colorazioni vistose come il bruco della “Sfinge dell’euforbia”, la sua livrea è ornata di giallo, rosso, bianco e nero, sembra uscita dalla tavolozza di un estroso pittore.

Orchidea
Un fiore dal fascino misterioso, da sempre simbolo della bellezza e dell’amore. Nella mitologia greca si narra che gli dei dell’Olimpo trasformarono un bellissimo giovane di nome Orchis, nel fiore dell’orchidea
Muretti a secco
“E dovunque muri e muretti, non dieci, non venti, ma più, molti di più, allineati sui fianchi di ogni rilievo, orizzontalmente, a distanza anche di pochi metri, per contenere il terreno, per raccoglierne e reggerne un po’ tra tanto calcare. Mi chiederai come ha fatto tanta gente a scavare ed allineare tanta pietra. Io penso che la cosa avrebbe spaventato un popolo di giganti. Questa è la murgia più aspra e sassosa; […] non ci voleva meno che la laboriosità d’un popolo di formiche ” “..muretti di pietra, che si innalzano, si arrampicano, discendono su per le murge, dovunque s’intersecano e si arruffano come una capellatura. Così lo descriveva la nostra Murgia lo scrittore e politico Tommaso Fiore.